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al testo di Maria Musik
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Ma ho visto i morti sconosciuti, i morti repubblichini. Sono questi che mi hanno svegliato. Guardare certi morti è umiliante (…) Ogni guerra è una guerra civile; ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione. (Cesare Pavese, La casa in collina)
e tu mi chiami COMUNISTA!* feccia da prendere a calci in culo da cacciare come un cane rognoso. eppure, se oggi parli da un palco capelli sciolti e vestita da signora, se siedi su uno scranno del senato e governi la cultura con una laurea altisonante e insulti che sgorgano dall’Interior Design, lo devi a questi piedi stanchi che marciarono a queste mani da intellettuale callose e senza smalto che da quarant’anni lavorano per poter continuare a scrivere la parola Libertà. pensavo sarei stata orgogliosa, come lo fu mio padre delle affusolate gambe nude e giovani che mi avrebbero superata in corsa calzate le scarpe dell’apprendimento il capo coperto dal libero pensiero. invece, donna, ti ritrovo ad arringare folle contro lo straniero fur panem nostri* a reggere il pizzo del mantello dell’Italico Maschio Alpha seguendolo nella caccia e nella riproduzione plaudendo alle sue quotidiane lotte rituali. grazie a Dio mia figlia e le sue sorelle non ascoltano i tuoi richiami malgrado nessuno dia loro lavoro e piangano studi profumati messi a essiccare tra le pagine di quel libro che ancora sfogliano.
*https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/28/la-sottosegretaria-alla-cultura-borgonzoni-lega-conquistiamo-la-regione-e-diamo-un-calcio-in-culo-ai-comunisti/4522937/?pl_id=1&pl_type=category *ladro del nostro pane |
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